Perché io alla mia città ci tengo.

giovedì 14 dicembre 2006

Trash Milano

Diciamocelo: è un problema culturale. L'italiano è davvero poco civile, qualche gradino indietro nella scala evolutiva rispetto a molti altri paesi. Macheccefrega? Noi c'abbiamo il Vesuvio, il Colosseo, Venezia, ... Già, ma un domani non troppo lontano potremmo non vedere più cotante meraviglie se continuiamo a coprirle con i nostri rifiuti.
Pochi giorni fa camminavo per una via del centro, sera tardi. Incrocio un tipo che estrae l'ultima sigaretta dal pacchetto, lo accartoccia e lo getta di lato sul marciapiede, proprio mentre gli passo accanto. Non riesco a trattenere uno sdegnato verso che forse assomigliava a un “Ma!?”. Quello, subito minaccioso, mi squadra e determinato risponde: “Oh, è finito!”.
Di gesso. Sono rimasto lì a guardarlo allontanarsi (e mi è venuto in mente il museo delle torture che da piccolo ho visitato con la scuola, nella torre di fronte a S.Ambrogio).
Capito? Il pacchetto era finito, lo butto. Non fa una piega, no?
A tutti i miei concittadini che buttano per terra il pacchetto di sigarette finito; a quelli che svuotano il posacenere della macchina aprendo la portiera per squoterlo subito lì sotto sulla strada; a quelli che seminano carte, bottiglie di plastica e qualsiasi rifiuto; a tutti voi che non sapete cosa sia un cestino... Andate. A fare. In. Culo.

Se ne scrive anche qui

patrimoniosos.it

Anche i DS ne parlano

Qui: Pubblicità a Porta Romana "Via i cartelloni irregolari"
Il parere dell´avvocatura comunale sulla regolarità delle pubblicità alle Mura spagnole e Porta Romana è stato interlocutorio, ne servirà anche uno della Segreteria generale, sulla legittimità degli atti. Ma intanto l´assessore Maurizio Cadeo ha deciso di agire: «Chiederemo alla ditta Tmc di ritirare il 30% di quegli impianti, soprattutto in via Filippetti». Non solo: i vigili urbani fotograferanno gli impianti non in regola (nella quasi totalità dei casi la pubblicità non è posizionata direttamente sui ponteggi o all´interno dei cantieri, come era previsto dall´accordo col Comune), che poi saranno ritirati. Ma l´opposizione non si accontenta: «Per la bellezza di Milano e il rispetto della sua storia il Comune dovrebbe agire immediatamente», dicono gli ulivisti Pierfrancesco Majorino ed Ettore Martinelli.

Sgarbi sulle Mura Spagnole

“...Sgarbi, che definisce l'invasione dei pannelli «transitoria» e dunque «non così preoccupante. Basta non passarci davanti durante il periodo dei lavori»...”
I casi sono due, o Sgarbi è completamente rintronato (sì, mi sono trattenuto) o non ha la più pallida idea di che cosa sta parlando. La verità è sempre nel mezzo: Sgarbi è completamente rintronato e non ha la più pallida idea di che cosa sta parlando.
Vittorio Sgarbi, stia zitto quando parla.

Altro articolo

Pubblicato su ilgiornale.it. copio e incollo in toto:
Mura spagnole invase dagli spot: Palazzo Marino blocca lo sponsor
- di Chiara Campo -
Le mura spagnole «impacchettate» dagli spot. Due chilometri e mezzo di reclame per finanziare il restauro dei resti lungo viale Beatrice d'Este, persino sull'arco di Porta Romana (nonostante il parere negativo della Sovrintendenza). Il ricorso alla sponsorizzazione dei lavori, buona in teoria, ha sollevato un polverone nella zona non appena mercoledì scorso è stata piazzata una lunga fila di enormi pannelli pubblicitari incorniciati di rosso. Proteste dei cittadini che avevano
capito - così parlavano le lettere inviate a tutti i condomini dall'agenzia che ha vinto la gara indetta dal Comune - che gli spot sarebbero stati appesi a ponteggi e cesate, e in concomitanza coi lavori, non anche laddove i restauratori cominceranno a mettere mano ai resti magari tra un anno e mezzo. Ma la concessionaria ha fatto sapere che alcuni amministratori che all'inizio avevano dato il benestare poi avrebbero negato di utilizzare i ponteggi, e gli uffici avrebbero dato l'ok all'installazione dei mega-pannelli.
Apriti cielo. Questa mattina la Commissione Arredo urbano, presieduta da Fabrizio De Pasquale (Fi) effettuerà un sopralluogo per verificare la situazione, e al gruppo si uniranno l'assessore all'Arredo Urbano Maurizio Cadeo e alla Cultura Vittorio Sgarbi. Ieri il consigliere dell'Ulivo Andrea Fanzago ha presentato un'interrogazione al sindaco per sapere «come mai non è stata utilizzata la consueta metodologia di collocare i pannelli sulle impalcature», e ha allegato un nutrito servizio fotografico che testimonierebbe in alcuni punti la rimozione dei mattoni mentre altre immagini rendono ancora più ovvia la domanda: «Come potranno essere eseguiti i lavori se i pannelli sono così a ridosso delle mura?».
Domande che si è posto anche l'assessore Cadeo, che ha preso le distanze dal provvedimento assunto dalla scorsa amministrazione («non la condivido affatto») e ordinato, d'accordo col sindaco Letizia Moratti, la sospensione delle affissioni fino a che l'Avvocatura non avrà espresso un parere: «Dai documenti che abbiamo in mano - afferma Cadeo - mi sembra che ci siano discrepanze tra il contratto e quanto è stato realizzato.
Se è possibile lo impugneremo, altrimenti cercheremo almeno di accordarci con la concessionaria per modificarlo. La terza via sarebbe il ricorso alla procura, ma speriamo di non arrivarci». Di sicuro, «casi del genere in futuro non si ripeteranno, è uno scempio. La sinergia tra restauri e sponsorizzazioni è positiva per il Comune, ma la pubblicità non deve essere così invasiva, bisogna porre delle gole certe». Più cauto Sgarbi, che definisce l'invasione dei pannelli «transitoria» e dunque «non così preoccupante. Basta non passarci davanti durante il periodo dei lavori».

Qualcosa si muove?

Mentre le firme crescono lentamente (troppo lentamente!) su internet si comincia a parlare della petizione, vi segnalo questo articolo del 30 novembre pubblicato su libero.it
In particolare leggete questo paragrafo che copio e incollo dall'articolo:
Dopo le prime proteste dei cittadini, avvenute a settembre, la commissione Territorio del consiglio comunale aveva organizzato un sopralluogo per verificare le installazioni, realizzate dall'agenzia pubblicitaria Tmc. In seguito a un'ulteriore riunione della commissione, l'assessore comunale all'Arredo Urbano, Maurizio Cadeo, ha prima stabilito la sospensione delle affissioni e poi richiesto l'intervento della magistratura per verificare la legittimità del contratto o la sua impugnabilità.